Il castello di Gronumbergo nello scacchiere dell’incastellamento patriarcale.
Giovedì 25 ottobre, alle ore 17.30 presso il Museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli, Federico Bulfone Gransinigh presenta il volume “Il castello di Gronumbergo nello scacchiere dell’incastellamento patriarcale. Tracce di una sentinella nelle valli del Natisone“.
Fra i molti castelli che la regione Friuli Venezia Giulia può vantare, ve ne sono alcuni meno conosciuti e poco studiati; alcuni di questi, ridotti oramai in rovina costituiscono un punto cardine nella storia e nel paesaggio fortificato della Regione. Il castello di Gronumbergo rappresenta nella sua esistenza l’evoluzione delle strutture fortificate del Friuli, dall’incastellamento al controllo delle vie commerciali, dalla trasformazione in residenza alla rappresentatività di uno status sociale aristocratico e feudale che nei secoli è venuto meno portando questa architettura al decadimento e allo stato di rudere. La volontà di scrivere questo libro nasce oramai tredici anni fa quando, avendo visitato i ruderi del castello, l’autore iniziò uno studio sistematico sulle fonti d’archivio affiancato alla lettura e al rilievo dell’elevato; negli anni le ricerche sono state approfondite grazie anche all’appoggio delle strutture dell’Università degli Studi di Udine e dell’Istituto Italiano dei Castelli. Questa pubblicazione raccoglie, quindi, per la prima volta le fonti in buona parte inedite riguardanti il castello, analizzate in un continuo parallelo fra stato di fatto, l’iconografia storica e la documentazione d’archivio. Questo volume è stato scritto anche con l’intento di preservare quest’importante struttura ossidionale dal decadimento e dall’abbandono cercando così di risvegliare azioni virtuose per la sua salvaguardia.
L’autore, Federico Bulfone Gransinigh, è attualmente assegnista di ricerca in Storia dell’Architettura presso l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. E’ membro del Consiglio Direttivo Nazionale dell’Istituto Italiano dei Castelli. La sua attività di ricerca si focalizza sull’evoluzione delle fortificazioni alla moderna e sui paesaggi da guerra nella Penisola e nei territori della Serenissima e dell’Impero Austriaco; si interessa anche al rapporto fra decorazione e architettura principalmente dal XVI al XVIII secolo.