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Aperitivi esotici al Museo storico del castello di Miramare.

Il Castello di Miramare propone due speciali aperitivi esotici (compresi nel costo del biglietto d’ingresso fino a esaurimento posti disponibili) venerdì 16 e 23 marzo alle ore 17, in occasione della mostra Massimiliano e l’esotismo. Arte orientale nel Castello di Miramare, curata da Rossella Fabiani e Francesco Morena, in corso fino al 2 aprile 2018.

La direttrice Andreina Contessa accoglierà i visitatori per i saluti istituzionali. Partirà, quindi, un percorso guidato dalla curatrice Rossella Fabiani e da Silvia Pinna per approfondire i temi legati agli oggetti preziosi raccolti dall’imperatore Massimiliano durante i suoi viaggi. Per permettere ai partecipanti una vera e propria immersione nel mondo esotico degli Orienti, verrà offerta una degustazione di sakè, a cura della saké-sommelier Giovanna Coen, con una breve introduzione e qualche nota sulla storia e sulla preparazione della bevanda giapponese.

È particolarmente consigliata la prenotazione al Bookshop del Castello di Miramare, mandando un’email a miramarebookshop@gmail.com oppure telefonando al numero +39 040 224303.

La mostra, curata da Rossella Fabiani e Francesco Morena, organizzata dal Museo storico del Castello di Miramare in occasione dei 150 anni dalla morte di Massimiliano d’Asburgo (6 luglio 1832-19 giugno 1867), mette a disposizione dei visitatori il patrimonio di oggetti d’arte orientale – oltre 100 opere – raccolti dall’imperatore durante i suoi numerosi viaggi, conservati nelle collezioni storiche del Castello di Miramare ed esposti adesso per la prima volta. Porcellane, lacche, arredi, sculture e suppellettili di vario genere – provenienti dall’area medio-orientale, dall’India, dalla Cina e dal Giappone – dialogheranno con dipinti, litografie, iscrizioni arabe ed esemplari della produzione europea e americana ispirata all’arte orientale, la cosiddetta Cineseria.

Per Massimiliano l’Oriente non è solo la risposta all’esigenza di adeguarsi a certi gusti aristocratici, ma un’autentica scoperta. Il viaggio diviene per l’imperatore uno stile di vita, una dimensione della mente grazie al quale, toccando ben quattro continenti (Europa, Asia, Africa e America), conosce culture e popoli diversi, rispettandone i costumi e apprezzandone le abitudini, fino a farne propria qualcuna.

Attraverso l’acquisizione di oggetti extraeuropei e di libri dedicati a queste esplorazioni (presenti nella biblioteca del Castello) Massimiliano porta il mondo per così dire “dentro casa”.  Pur non avendo visto, infatti, l’India, la Cina e il Giappone, gli oggetti provenienti da quei luoghi lontani e misteriosi costituiscono uno strumento per ampliare orizzonti di cultura e di conoscenza altrimenti preclusi.