Il Polo museale del Friuli Venezia Giulia partecipa con un consistente numero di opere del Museo archeologico nazionale di Aquileia all’attesa mostra Ovidio. Amori, miti e altre storie, curata da Francesca Ghedini presso le Scuderie del Quirinale.
Il percorso espositivo, che si sviluppa attorno alla figura del poeta latino di I secolo d.C., raccoglie un alto numero di opere che attraversotesti e immagini ripercorrono la sua fortuna letteraria. Con un taglio originale e coinvolgente viene data voce a più di 200 oggetti tra reperti archeologici, sculture antiche, affreschi, manoscritti medievali e dipinti di età moderna, provenienti da numerosi musei e biblioteche di ambito nazionale e internazionale. L’amore, la seduzione, il rapporto con il potere ed il mito sono le tappe di questo viaggio alla scoperta del mondo poetico di Ovidio e costituiscono il filtro attraverso cui egli ha restituito il vivido quadro della società romana della sua epoca.
Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia ha colto con entusiasmo l’opportunità di collaborare a questo importante progetto espositivo attraverso il prestito di numerose opere della collezione permanente, che si inseriscono felicemente nella narrazione ideata dai curatori della mostra e contribuiscono a restituire al grande pubblico le atmosfere del raffinato ambiente che all’opera di Ovidio fece da sfondo e intorno al quale egli esercitò la sua arte poetica.
Manufatti in ambra di squisita lavorazione che ritraggono Amore e Psiche, anelli intagliati con ritratti di raffinate matrone romane dalle acconciature elaborate, ma anche piccole sculture e oggetti da toeletta, come le pissidi e le scatoline lavorate a intaglio, o il grande specchio in bronzo e la rarissima trousse per cosmesi, rinvenuta a sud di Aquileia agli inizi degli anni Novanta e oggetto di un accurato restauro proprio in occasione di questa esposizione, amuleti, collane e gemme vitree, ci raccontano di un mondo elegante dai gusti ricercati che molto doveva ai consigli del cantore dell’Ars Amatoria. In mostra spiccano anche le minutissime mosche in lamina d’oro destinate a essere cucite su di una veste e provenienti dal corredo funerario di una ricca domina aquileiese, che ben testimoniano il fasto e la ricercatezza dei costumi nel I secolo d.C.
Di straordinaria importanza per la coerenza del percorso espositivo risulta inoltre il prestito, del tutto eccezionale da parte del museo aquileiese, della statua monumentale che ritrae l’imperatore Augusto in vesti sacerdotali. L’imperatore, simbolo della sua epoca, fu una figura determinante nella vicenda personale di Ovidio, dai fasti dorati della Roma imperiale fino esilio nella lontana Tomi sul mar Nero. L’opera monumentale, prestata per la prima volta e oggetto di un recente intervento di restauro finalizzato all’inserimento nel nuovo percorso espositivo del Museo Archeologico Nazionale grazie al contributo della Fondazione Friuli, sarà visibile nelle prestigiose sale delle Scuderie del Quirinale fino al 20 gennaio, allestita in dialogo con la bellissima statua raffigurante Livia, moglie di Augusto, prestata dal Museo Archeologico Nazionale di Parma.
Sono moltissimi i reperti aquileiesi che consentono di ricostruire e raccontare le atmosfere degli ambienti intellettuali di I secolo d.C. e di riconoscere allusioni e rimandi ai temi letterari cari al poeta. Nell’ambito del ciclo di iniziative autunnali curate dal Servizio Educativo del Museo Archeologico Nazionale, in parallelo con la grande esposizione romana, ecco allora spuntare un imperdibile appuntamento con “Ovidio e la sua epoca”. Domenica 28 ottobre alle ore 16 i visitatori potranno partecipare ad un vero e proprio viaggio ideale attraverso alcune opere della collezione.